Come in un film di Fellini.
Il sesso al cinema, gli Oscar del sesso, scene hot dai videogames
"La Dolce Vita è girato anche per mostrare uno scorcio di quello che il pubblico non conosce. L'enorme peso dell'avere una sensibilità artistica, di essere consapevoli del vuoto e della strenua lotta per colmarlo. E lo mette in scena con tanta cruda realtà che mi dilania ogni volta. Rivedo la paura che agguanta anche me, un terrore nato dal fatto che so che la felicità non è uno stato, ma un sussurro. Invidio chi, come Emma la ragazza di Marcello, sa ciò che vuole nella sua semplicità: una famiglia, un amore e le basta così poco per dirsi felice. Io guardo la Dolce Vita e non mi trovo straniato da quella malinconia che lo permea, perché è quella che sento tra un sussurro e l'altro."
Lo dico alla mia partner che, come me, fissa il soffitto della camera da letto. Ci pensa, ci pensa ancora.
Io le tengo la mano nell'interno coscia, disegno delle piccole mezze lune con il pollice vicino alla sua intimità. Potrei fare un cerchio, ma sarebbe pigro, lei si merita di più, quindi disegno una curva, un sorriso, poi alzo il polpastrello come la puntina di un giradischi e torno all'inizio del segno, giusto per fare un'altra mezzaluna.
Lei sente la gravità rarefatta del satellite tutta addosso, fluttua in un piacere che quasi la distoglie dai suoi pensieri. Abbiamo appena visto La Dolce Vita, lei per la prima volta, e ora non sa più chi è.
"Credi che io somigli a Emma?"
Smetto con le mezzelune. "Come?"
"Si, lei lo assilla, non lo capisce, crede che questa voglia di casa sia ciò che desidera anche lui. Marcello pensa che quella sia mediocrità, lei invece l'unico modo per essere felice. Non ti ricorda qualcosa?"
Piego le nocche come in quelle copertine dell'Uomo Ragno degli anni ‘90, quelle di McFarlane, e artiglio le cosce di "Emma" lasciando un pentagramma di segni rossi con le unghie che sale fino alla schiena.
Lei ci mette le note, vibrando di un piacere primordiale e ferino. Non è stato sufficiente per evitare la domanda.
Lei si riprende e mi fissa con i suoi occhi, scuri come crateri lunari, facendo increspare il mio mare della tranquillità. Le onde rimbalzano fino alla mia bocca, ma non sento un sapore salato, sento una risposta dolce che stupisce anche me.
"Non siamo come loro. Io sono felice con te." Rispondo.
Si butta su di me. Mi stringe come fossi Totoro, così forte che dal cuore mi spreme fuori un pensiero che raggiunge la testa: "Per quanto, prima di rovinare tutto?"
Dietro di lei, mentre la mia testa spunta dalla sua spalla, le lenzuola si tirano, svolazzano. La finestra si apre e Marcello si volta, si mette sdraiato sul fianco e mi fissa con il braccio piegato che gli sorregge la testa. Un foulard nero gli stringe il collo, il resto è bianco come le striature dei suoi capelli a lato della testa.
Fuma una sigaretta molto sottile che non fa odore, solo fumo.
"Che fai qui?" Chiede lui, a me.
Lo guardo mentre l'abbraccio continua e sento il seno di "Emma" contro il mio petto, lo sfregamento dei nostri respiri le ha fatto inturgidire i capezzoli.
Marcello continua: "Guardati dall'alto. Come un dolly del cinema. Questo è un finale. Ti piace il tuo finale? Un finale lungo che durerà anni prima che si lasci la sala e tu lo hai scelto adesso. Non è come una storia che finisce a metà film, ma ci sono ancora due ore di pellicola."
Prende una lunga boccata dalla sigaretta senza odore.
"Tu rimarresti fino al prossimo spettacolo se nel tuo film non cambiasse niente da metà in poi?"
"Io sono felice." Mi ripeto allungando la mano e scacciando Marcello, le dita lo attraversano e lui si infrange come fumo, i rigagnoli di nebbia scivolano fuori dalla finestra mentre l'abbraccio con lei finisce.
Marcello diventa una nuvola e noi facciamo l'amore.
And the (porn) Oscar goes to…
di Antonella Liverano Moscoviti
Mentre leggete questa newsletter, probabilmente l’argomento più in trend sarà la notte degli Oscar. Non importa che siate dei cinefili incalliti o dei disinteressati completi, so che almeno una volta sarete andati a leggere le candidature, sperando in una statuetta per il vostro beniamino.
Non riesco ad immaginare un’occasione migliore per raccontarvi che anche il mondo del porno ha i suoi premi Oscar, gli AVN Awards. E no, non dovrete avere il dono dell’ubiquità per seguire la cerimonia degli Oscar e quella degli AVN Awards in contemporanea: gli Oscar del porno vengono consegnati a Gennaio.
Se il nome “AVN” vi ricorda qualcosa, significa che siete del lettori attenti: ne abbiamo già parlato un paio di mesi fa nel pezzo dedicato ad April Flores. AVN è il titolo di una delle riviste più influenti nel settore della pornografia.
La cerimonia di consegna degli AVN Awards si tiene a Las Vegas (non si poteva scegliere città migliore per un evento del genere) e proprio come gli Oscar, anche gli AVN Awards hanno il loro red carpet.
Gli Oscar del porno hanno così tante categorie da far girare la testa ai loro cugini più famosi.
Ci sono le categorie più “canoniche” come Miglior Attore, Miglior Regista o Miglior Film. Accanto a queste, ne troviamo altre più peculiari, come Miglior Anale e Miglior Squirting. I premi possono essere assegnati sia ad una singola scena, che ad un film, che ad una serie.
Siccome il porno è una cosa seria, ci sono anche i premi per il cast tecnico, come quelli per gli effetti speciali, il montaggio (NON IL MONTAGGIO CHE STATE PENSANDO) e la sceneggiatura.
In ultimo, ci sono i premi assegnati dai fan, categoria in cui ognuno di noi, nella finestra di tempo prevista per il voto, può esprimere la propria preferenza direttamente sul sito di AVN. Tra gli altri, i fan possono assegnare il premio “Most Spectacular Boobs” e “Most Epic Ass”, due categorie sicuramente di grande rilievo visto il genere.
Quest’anno il premio “Most Spectacular Boobs” è andato ad Angela White, per il settimo anno di fila (nulla da ridire a riguardo). In pratica, Angela è la Disney delle tette: quando è candidata lei, per gli altri non c’è storia. Tra le preferite del pubblico ci sono anche Abella Danger (“Most Epic Ass”) e Daisy Taylor/ Aubrey Kate come performer trans.
Tra i premi di quest’anno sono felice di vedere premiata in parecchie categorie AdultTime, una piattaforma di video per adulti a pagamento che ha dei contenuti davvero interessanti e innovativi, di cui potete trovare qualche esempio gratuitamente su Pornhub, come i video della serie “girlsway”.
Se state cercando qualcosa di nuovo da guardare, potete rivolgervi ai video più premiati, ma non solo: gli AVN Awards includono infatti anche alcune categorie extra, come il miglior podcast a tema erotico o i migliori sex toys.
Siete ancora sicuri che gli Oscar siano l’evento più interessante quando si tratta di premi cinematografici?
Tre scene HOT in Tre videogiochi che non sono HOT.
di Jessica Armanetti
Alcuni videogiochi trattano le tematiche legate alla sessualità con sensibilità e maturità, molti altri ricorrono a rappresentazioni stereotipate e oggettificanti, focalizzandosi maggiormente sull'aspetto sensazionalistico anziché esplorare le dinamiche sessuali, e magari relazionali, in modo significativo.
Bene, ma a noi non frega assolutamente nulla. Godiamoci questi tre momenti veramente HOT, tratti da videogiochi non propriamente classificabili come Hot, non erotici insomma.
-Posizione, non pensate male, 3: God of War
Fin dal primo capitolo, ormai uscito quasi vent'anni fa, il buon Kratos ha costantemente cercato occasioni per coinvolgersi con le donne che incontra lungo il suo cammino. Impossibile dunque non menzionare la delicatissima scena di Ghost Of Sparta, in cui il nostro beniamino, a quanto pare non abbastanza prosciugato dalle mille battaglie, si cimenta in una vera e propria orgia. Un' ancella dietro l'altra si lanciano a capofitto sopra a Kratos, in questa avventura dai toni erotici ma pur sempre divertente.
Con tanto di trofeo finale intitolato "Il Benvenuto dell'eroe". Il Benvenuto. Ben Venuto. Ok basta.
-Posizione 2: Red Dead Redemption 2
In Red Dead Redemption 2, opera monumentale di Rockstar Games, il sesso è trattato in modo molto discreto e marginale rispetto ad altri temi, fondamentali, presenti nel gioco. Ma nonostante questo, riesce a regalarci una spassosissima sex scene, molto facile da perdere se non si presta particolare attenzione.
Oltre al famosissimo momento con 'Lenny' in una stanza del Saloon di Valentine, ne parleremo magari più avanti, in uno dei primi accampamenti
del gioco possiamo goderci un incredibile dialogo tra Karen e Sean che andrà poi sfociando in una vera e propria 'cavalcata' tra cowboy e cowgirl.
Un incontro vissuto con intensità e sincerità, senza tanti fronzoli o tagli artistici. Semplicemente i due membri della gang si erano fatti qualche bicchierino di Moonshine di troppo e così hanno deciso di lanciarsi nella tenda del povero John Marston per darci dentro alla grande, con tanto di commenti, da parte di entrambi, sulle doti fisiche ma non solo, dei due amanti.
-Posizione 1: The Witcher3
Come potevo tralasciare tanta magnificenza, sesso, arte (e un po' di puro trash) tutto racchiuso in un singolo momento? Non potevo, appunto.
Sono sicura che una buona metà di voi, forse di piú, ha impressa nella memoria questa scena. La Scena dell' Unicorno.
“Lei possedeva anche un unicorno impagliato con maestria, sulla cui schiena le piaceva fare l’amore. Geralt era dell’opinione che se ci fosse un posto più scomodo per fare sesso, probabilmente sarebbe stato la schiena di un unicorno... vivo”.
E quindi si, Geralt e Yennefer si accoppiano con passione proprio sulla schiena di un unicorno impagliato, sicuramente scomodissimo, ma che ci vuoi fare. Quando l' amore chiama, bisogna agire! Sempre meglio del fare sesso sopra alla schiena di un Morvudd, no?
Consiglio di andare a guardare tutte e tre le scene su YouTube, sono esilaranti, soprattutto la 2 e la 3.
Distress!/Love? With a Royal Lady! Deserted island life.
by Nimu
Il tema Oscar/Cinema non si ferma qui. Vi consiglio di dare un'occhiata a questo hentai per tre motivi; il primo è che si tratta di una grossa citazione da "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto "
Si, il film del 1974 diretto da Lina Wertmüller.
E già potrebbe essere interessante, ma mantiene anche le stesse tematiche di violenza (psicologica da parte di lei e fisica da parte di lui) che la "coppia" si infligge. Questo è il secondo motivo: se avete dei particolari kink, potrebbe dare vita a interessanti punti di riflessione, proprio come la pellicola.
Ci troviamo di fronte a tematiche delicate che non possono e non devono essere prese come "serie" in un contesto hentai, e se pretendete che un porno le tratti come fosse uno sportello psicologico forse è il vostro metro di giudizio ad essere falsato, al pari di quelli che pretendono che non ne tratti affatto. Quello che noi possiamo fare è sfruttare questo semplice imput per discorrerne seriamente, approfondire e crescere.
Il terzo motivo è che Nimu, l'autore, qui si mette davvero in mostra magnificando soprattutto le trasparenze dei vestiti bagnati della protagonista, da non sottovalutare e da apprezzare. Il disegno ha alti e bassi, ma i picchi, eh si, quelli sono molto alti e compensano la semplicità di alcune vignette.
Deserted Island Life è un hentai complicato che tocca tematiche ostiche (risolte con troppa semplicità), ma che merita di essere letto e ammirato. Dove lo trovate un Hentai che cita un film del 1974? Che ve lo dico a fare?
L’eccitante insegnate di ginnastica che vorrei avere Alice “Shalafy” torna ad allietarci con la sua penna, e non solo quella.
Calze
di Shalafy
Ero troppo orgogliosa di quel look, abito nero e calze viola.
Lo indossavo tutte le volte che cercavo una serata fortunata e visto il periodo ne avevo davvero bisogno. Mi passò a prendere la mia più cara amica che vedendo il mio outfit capì subito che la serata sarebbe stata molto impegnativa e che avrebbe dovuto tenermi al guinzaglio come un cane da tartufo un pò troppo affamato.
Era tardi, il cielo era scuro e purtroppo le numerose nuvole non facevano scorgere neanche una stella, entrammo nel locale che era molto affollato e le luci rosse creavano quell’atmosfera peccaminosa che rispecchiava un pò il mio animo di quella sera. Come Predator passavo allo scanner i corpi sudati di chi ballava sulla pista in cerca di una vittima sacrificale che avrebbe saziato la mia voglia di san... di ses... di compagnia! Un movimento fuori dal coro attirò la mia attenzione, come un pesciolino che salta fuori dalle onde che armoniose si infrangono sulla riva. Era il braccio di un vecchio amico, quell’amico che hanno tutti, quello con cui hai sempre avuto quel certo feeling, ma prima eri fidanzata tu, poi lui, poi non era il momento giusto...insomma quel braccio bianco si muoveva fuori tempo e mi attirava come un’esca succosa su di un amo.
Era il momento di abboccare. Lo raggiunsi, mi abbracciò con forza, era sudato e palesemente alticcio. Sorrideva con uno sguardo malizioso che mi colpì più forte e chiaro del bat segnale che si staglia nei cieli di Gotham city. Mi prese per mano e mi trascinò controcorrente verso la terrazza del piano superiore con il chiaro intento di un salmone canadese che risaliva le acque del torrente. Ci ritrovammo sul tetto, tra quelli che inalavano fumo e quelli che espellevano alcool. Era un luogo sordido, ma sordidi erano i nostri intenti, mi spinse contro il muro, sotto il cielo tempestoso e mi fece sentire il peso del suo corpo, di tutto il suo corpo e di qualche parte in particolare. Iniziò una partita di twister, mano sinistra sul nero, piede destro sul grigio, mano destra sul viola... strappp!
Le mie calze da chic si erano trasformate in punk rock e da quel momento in poi il gioco si era fatto duro e il duro aveva iniziato a giocare. Il mio look fortunato aveva colpito ancora, ma non avrei più potuto sfoggiarlo in futuro, ma in fondo lo sapevo la fortuna aiuta gli audaci... e i lussuriosi.
Bodylicious è tornata e i suoi contenuti sono tutti per noi. Ecco il suo onlyfans (proprio qui) se volte approfondire, e il suo omaggio del mese appena sotto, una foto esclusiva tutta per i lettori della nostra newsletter, usatela con saggezza.
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